La mia storia personale
Cominciamo col dire
che ho cucinato da sempre. Da quando ho potuto farlo per conto mio. Mia madre è stata
sempre molto attenta alla pulizia. Piuttosto non si cucinava, ma non
bisognava sporcare. Probabilmente, per
questo motivo, appena sono andata all'università, a soli 18 anni, ho iniziato
ad armeggiare con pentole e fornelli, trovando divertente l'attività, nei
momenti di pausa, perché costituiva un piacevole diversivo allo studio, mia
occupazione giornaliera prevalente. Quando ho messo su
famiglia, il mio impegno ai fornelli è diventato sistematico, dedicandomi prevalentemente ai figli e alla casa. Ormai sono anni che
cucino, quasi tutti i giorni, per nutrire la famiglia, me stessa, e gli amici. Non ho conoscenze
tecnico-scientifiche di tipo culinario, ma cerco di apprendere e sperimentare.
E questo è molto importante per chi voglia imparare. Un grazie sentito va
alla memoria di mia nonna Cesira, donna d'altri tempi, completamente
concentrata sulla famiglia. Da lei ho imparato ad apprezzare il significato
umano e sociale della convivialità, garantito dalla preparazione di un buon
piatto. Forse anche per
questo sono una buongustaia, e mi piace assaggiare cibi sempre nuovi e
particolari. Recentemente ho
scoperto di essere intollerante al lattosio, e negli ultimi tempi anche al glutine. Inizialmente ho vissuto la cosa
come un handicap. Ma poi ho capito che non è così, e che si può imparare a
cucinare anche con ingredienti sani, che non provocano allergie e intolleranze
alimentari. Attualmente sono disponibili prodotti senza glutine, e vegetali,
privi di lattosio e grassi animali. Così ho iniziato ad
utilizzare il latte di soia, e a mangiare formaggi senza lattosio. Qualche volta mi
concedo anche un gelato tradizionale al latte, e il formaggio lattosato. Ma con
moderazione, e sempre senza esagerare.
Quando faccio la spesa cerco di utilizzare il più possibile prodotti freschi e naturali, senza preparati e conservanti. Il brodo vegetale è meglio farlo con le verdure piuttosto che col dado. Anche i minestroni si possono preparare facilmente evitando i surgelati o i prodotti in scatola. E se proprio non si può fare a meno dei "preparati" bisogna prediligere le confezioni in vetro a quelle in alluminio. Anche le strutture ricettive e di ristorazione tengono conto delle intolleranze alimentari, e cucinano senza glutine e senza lattosio. Ed è ormai facile trovare prodotti che non provocano allergie anche nei banchi dei supermercati. Bisogna solo prestare una maggiore attenzione a ciò che si acquista e che si mette in tavola, senza rinunciare al piacere del cibo e alla convivialità.
Quando faccio la spesa cerco di utilizzare il più possibile prodotti freschi e naturali, senza preparati e conservanti. Il brodo vegetale è meglio farlo con le verdure piuttosto che col dado. Anche i minestroni si possono preparare facilmente evitando i surgelati o i prodotti in scatola. E se proprio non si può fare a meno dei "preparati" bisogna prediligere le confezioni in vetro a quelle in alluminio. Anche le strutture ricettive e di ristorazione tengono conto delle intolleranze alimentari, e cucinano senza glutine e senza lattosio. Ed è ormai facile trovare prodotti che non provocano allergie anche nei banchi dei supermercati. Bisogna solo prestare una maggiore attenzione a ciò che si acquista e che si mette in tavola, senza rinunciare al piacere del cibo e alla convivialità.
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